Faculty

Fabio Zampieri

Professore associato

MED/02

Indirizzo: VIA GIUSTINIANI, 2 - PADOVA . . .

Telefono: 0498272202

E-mail: fabio.zampieri@unipd.it

  • Il Lunedi' dalle 10:30 alle 12:30
    presso Via Aristide Gabelli 61, 35121 Padova. Piano terra ex Istituto di Anatomia Patologica

INCARICHI ACCADEMICI
Dal 13/09/2017: Professore Associato (SSD MED/02), Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari.
13/10/2014-12/09/2017: Ricercatore tipo B (SSD MED/02), Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari.
01/09/2011-31/08/2014: Assegnista di ricerca Senior (SSD MED/02), Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari.
01/04/2011-31/08/2011: Assegnista di ricerca Junior (SSD MED/02), Università degli Studi d Padova, Facoltà di Medicina, Dipartimento di Scienze Medico-Diagnostiche e Terapie Speciali.
01/09/2009-31/03/2011: Borsa di studio per attività di ricerca,Università degli Studi di Padova, Facoltà di Medicina, Dipartimento di Scienze Medico-Diagnostiche e Terapie Speciali.
01/01/2007-31/05/2008: Research Associate, Wellcome Trust Centre for the History of Medicine, University College of London, UK.

FORMAZIONE
2003-13/05/2006: Dottorato in Storia della Medicina, Università di Ginevra, Svizzera.
2002-2003: Diplôme d’Etudes Approfondies (D.E.A.) in “Histoire Sociale et Culturelle des Pratiques et des Savoirs de Santé”, Institut d’Histoire de la Médecine et de la Santé dell’Università di Ginevra, Svizzera.
1996-08/03/2001: Laurea Magistrale in Filosofia, Università degli Studi di Padova.

PROGETTI DI RICERCA
15/11/2016-17/03/2017: partecipazione al “Delphi project to define the Core Principles of Evolutionary Medicine”, “Center for Evolution & Medicine”, Arizona State University, USA, per l’identificazione dei principi fondamentali della Medicina Evoluzionistica.
01/12/2016-31/11/2018: Direttore del gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari dell'Università degli Studi di Padova vincitore del progetto SID (Investimento Strategico di Dipartimento) dal titolo "Museo di Anatomia Patologica - Storia della cardiologia antica" con un finanziamento di euro 35.000.
01/04/2014-31/09/2014: Consulente scientifico per il progetto di allestimento della “Sala E – Patologia” del Museo di Storia della Medicina e della Salute (MusMe), Padova.
03/05/2011-16/05/2012: Ricognizione scientifica della tomba di Giovanni Battista Morgagni, Chiesa di San Massimo, Padova. Studio dei reperti ossei e identificazione delle spoglie di Morgagni.
2011 (Ottobre): Fellowship, Institute of Advanced Study (IAS), Università di Durham, Inghilterra, nell’ambito del “Master of Science in Evolutionary Medicine”, Facoltà di Medicina e di Biologia.
01/01/2007: Principal investigator del progetto di ricerca “The Biological and Evolutionary Concept of Diathesis from 1860 to 1930” finanziato dal “Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (FNSNF)” per 18 mesi di studio presso il “Wellcome Trust Center for the History of Medicine” di Londra, con un finanziamento di Franchi Svizzeri 42.600.

MEMBERSHIPS
Dal 10/01/2015: socio fondatore del Collegio dei Professori e Ricercatori del Raggruppamento di Storia della Medicina.
Dal 2014: membro del Palepathology Club della United States & Canadian Academy of Pathology (USCAP)
Dal 2012: socio corrispondente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria.
Dal 2011: membro della Società Italiana di Storia, Filosofia e Studi Sociali della Biologia e della Medicina – BIOM.
Dal 2009: membro del Centro Socio Sanitario Prospero Alpini del comune di Marostica.
Dal 2007: membro della Società Italiana di Storia della Medicina.

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ARTICOLI
ZANATTA, A. – BEZZI, L. – CARRARA, N. – MORAES, C. – ZAMPIERI, F. – THIENE, G. (2018), New technique in facial reconstruction: the case of Giovanni Battista Morgagni, “Anthropologischer Anzeiger – Journal of Biological and Clinical Anthropology” (in corso di stampa).
ZANATTA, A. – ZAMPIERI, F. (2017), The first Italian heart transplantation: The history of the pioneers’ experience, “The Journal of Heart and Lung Transplantation” (in corso di stampa).
ZAMPIERI, F. – COMACCHIO, F. – ZANATTA, A. (2017), Ophthalmologic wax models as an educational tool for 18th century vision scientists, “Acta Ophthalmologica”, 95, pp. 852-857.
ZAMPIERI, F. (2017), Modello animale, malattia umana e Darwinismo in Gran Bretagna: 1880-1910, “Medicina nei Secoli Arte e Scienza – Journal of History of Medicine”, 29, 2, pp. 553-578.
ZAMPIERI, F. – ZANATTA, A. – BASSO, C. – THIENE, G. (2016), Cardiovascular medicine in Morgagni's De sedibus: Dawn of cardiovascular pathology, “Cardiovascular Pathology”, 25, 6, pp. 443-452.
ZAMPIERI, F. – ZANATTA, A. (2016), Phrenology between anthropology and neurology in a XIX century collection of skulls, “History of Psychiatry”, 27, 4, pp. 482-492.
ZANATTA, A. – ZAMPIERI, F. – SCATTOLIN, G. – RIPPA BONATI, M. (2016), Behind Castrato’s voice. Occupational markers and pathology of the singer Gaspare Pacchierotti (1740-1821), “Nature Scientific Reports”, 6, p. 28463.
ZAMPIERI, F. – BASSO, C. – RIZZO, S. – THIENE, G. (2015), The Clinico-Pathological Conference, based upon Giovanni Battista Morgagni’s legacy, remains of fundamental importance even in the era of the Vanishing Autopsy, “Virchows Archiv”, 467, 3, pp. 249-254.
ZAMPIERI, F. – MARRONE, D. – ZANATTA, A. (2015), Should the Annular Tendon of the Eye be Named “Annulus of Zinn” or “of Valsalva”?, “Acta Ophthalmologica”, 93, pp. 97-99.
ZANATTA, A. – ZAMPIERI, F. – ZAMPIERI, G. – GIULIODORI, A. – THIENE, G. – CAENAZZO, L. (2014), Identification of Giovanni Battista Morgagni remains following historical, anthropological and molecular studies, “Virchows Archiv”, 465, pp. 501-508.
ZAMPIERI, F. – COEN, M. – GABBIANI, G. (2014), The Prehistory of the Cytoskeleton Concept, “Cytoskeleton”, 71, 8, pp. 464-471.
ZAMPIERI, F. – BASSO, C. – THIENE, G. (2014), Andreas Vesalius’ Tabulae anatomicae sex (1538) and the seal of the American College of Cardiology, “Journal of the American College of Cardiology”, 63, 7, pp. 694-695.
ZAMPIERI, F. – ZANATTA, A. (2014), The Origin and the Evolution of Hospitals: The Case of Padua, “European Journal of Internal Medicine”, 25, p. e1.
ZANATTA, A. – ZAMPIERI, F. – RIPPA BONATI, M. – FRESCURA, C. – SCATTOLIN, G. – STRAMARE, R. – THIENE, G. (2014), Situs Inversus with Dextrocardia in a Mummy Case, “Cardiovascular Pathology”, 23, 1, pp. 61-64.
ZAMPIERI, F. – ZANATTA, A. – THIENE, G. (2014), An Etymological “Autopsy” of Morgagni’s Title: De Sedibus et Causis Morborum per Anatomen Indagatis (1761), “Human Pathology”, 45, 1, pp. 12-16.
ZAMPIERI, F. – ZANATTA, A. (2013), Surgery, Pathology and Art in Pietro Gradenigo’s Ophthalmological Waxworks, “JAMA Ophthalmology”, 131, 11, pp. 1474-1475.
ZAMPIERI, F. – ZANATTA, A. – SCATTOLIN, G. – STRAMARE, R. – THIENE, G. (2013), Diego Rivera’s Fresco and the Case taken from Morgagni’s De sedibus, “The American Journal of Cardiology”, 112, 5, pp. 735-736.
ZAMPIERI, F. (2009), Medicine, Evolution and Natural Selection: An Historical Overview, “The Quarterly Review of Biology”, 84, 4, pp. 333-355.

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La mia attività di ricerca riguarda la storia delle scienze mediche dalla preistoria ai giorni nostri, con particolare attenzione ai secoli XIII-XIX e alla scuola medica patavina. Mi occupo, inoltre, di medicina evoluzionistica, cioè dei contributi della teoria dell’evoluzione allo studio e al trattamento delle malattie umane e ai problemi della salute pubblica, dall’epoca di Charles Darwin fino al dibattito attuale. Infine, mi interesso anche di bioetica, sia da un punto di vista storico, sia in relazione al dibattito medico, legale e filosofico attuale.
Per quanto riguarda la metodologia, le mie ricerche si concentrano sull’analisi dello sviluppo storico delle teorie mediche e delle procedure attraverso le quali sono state elaborate, praticate, verificate e diffuse. Mi baso sull’esame di origine e fonti, significato e ricezione dei testi medici nel loro contesto storico, attraverso le pubblicazioni nei giornali scientifici e nei circuiti editoriali. Oltre alle opere, studio fonti archivistiche come epistolari, quaderni di laboratorio, referti clinici e autoptici. Tengo conto, inoltre, anche di altri oggetti materiali, come quadri e pitture, monumenti, edifici, strumenti e preparati anatomici. Inserisco le teorie scientifiche nel loro contesto socio-economico con particolare riferimento al tessuto relazionale dei loro autori e sostenitori. Ricostruisco il network scientifico degli autori attraverso corrispondenze, associazioni a istituti e società scientifiche, scambio di libri e strumenti, dediche delle opere. Infine, analizzo non solo la storia delle teorie che, agli occhi delle moderne acquisizioni, si sono rivelate corrette, ma tengo conto anche dei tanti tentativi falliti, in quanto termini imprescindibili dei dibattiti attraverso i quali si sono costruite e imposte le teorie scientifiche vincenti, mantenendo sempre viva la consapevolezza che alcune teorie attuali potranno essere viste, in futuro, come altrettanto scorrette e bizzarre di quanto noi oggi giudichiamo l’eugenetica o la frenologia.

TESI BIBLIOGRAFICA DI TEMA STORICO-MEDICO
In particolare, sono interessato ai seguenti temi: storia della cardiologia; il paradigma del corpo-macchina in medicina fra 1600 e 1700; storia della genetica medica.

TESI BIBLIOGRAFICA O TESI SPERIMENTALE (CON RELATORE O CORRELATORE MEDICO) DI TEMA MEDICO-EVOLUZIONISTICO
La medicina evoluzionistica è un nuovo approccio emerso negli Stati Uniti dagli anni Novanta. Si configura come l'applicazione della biologia evoluzionistica allo studio e alla cura delle malattie umane e alla comprensione e soluzione dei problemi di salute pubblica. Harvard e Yale sono state fra le prime a dotarsi di questi nuovi corsi e l'Arizona State University ha recentemente fondato il "Center for Evolution & Medicine".
L'evoluzione è quel processo attraverso il quale le popolazioni continuamente sviluppano adattamenti strutturali, funzionali e comportamentali ai cambiamenti dell'ambiente circostante, in particolare attraverso la selezione naturale, concepita come quel meccanismo per il quale le variazioni adattative dal punto di vista del successo riproduttivo tendono a fissarsi nella specie e quelle sfavorevoli tendono ad essere eliminate. L'ambiente è composto non solo dalle condizioni fisiche (pressione atmosferica, variazioni delle temperature e dell'umidità), ma anche da tutti gli altri organismi che vivono al suo interno e che possono essere suddivisi in tre grandi categorie: quelli che rappresentano organismi di cui la popolazione si nutre (prede); i predatori; i membri di una stessa specie che si rapportano fra di loro come potenziali partner/competitori per gli stessi partner o alleati/nemici nella sopravvivenza.
Poichè l'evoluzione è un processo estremanente complesso nel quale ogni singolo cambiamento ha una potenziale influenza su tutto l'organismo ed è a sua volta limitato dalla struttura dell'organismo stesso e dalla sua storia evolutiva, gli adattamenti costituiscono esiti di processi del tipo costi/benefici. Se una nuova caratteristica comporta maggiori benefici rispetto ai costi, essa tenderà a essere mantenuta. La statura eretta, per esempio, ha rappresentato una conquista fondametale per le nostre specie progenitrici, in quanto ha liberato le braccia dal compito della locomozione e ha permesso uno sguardo più ampio sull'ambiente. Allo stesso tempo, tuttavia, ha comportato dei costi che predispongono a soffocamento, mal di schiena, ernie del disco, difficoltà digestive, difficoltà di parto, emorroidi, vene varicose.
In sostanza, la medicina darwiniana sviluppa l'idea fondamentale che l’evoluzione si basa sull’efficienza riproduttiva, la quale non sempre coincide con felicità e longevità individuali. Altro argomento importante deriva dal fatto che la nostra specie si è evoluta per il 99% della sua storia passata in un ambiente preistorico completamente diverso da quello attuale: molte malattie derivano dal fatto che siamo ancora adattati a quell'ambiente e ci troviamo impreparati di fronte alle nuove caratteristiche di fronte alle quali la selezione naturale non ha ancora avuto il tempo di evolvere eventuali adattamenti. Si parla quindi di "mismatch" (sfasamento).